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PIEVE DI SOLIGO TV

CASAPERCASA

2006 - in progress

Qualche anno fa una casuale occasione di collaborazione con cxc ha innescato un fitto scambio di idee, esperienze, conoscenze che ha portato alla decisione di affidarci l'incarico per il progetto di trasformazione di quella che allora era una tradizionale sala mostra di arredamento. Le esigenze inizialmente espresse portavano alla compilazione di un programma funzionale di tipo tradizionale, con spazi espositivi e ambientazioni connessi da un percorso, ma  schemi così rigidi non corrispondevano alla "forma" che Simone e Yvan proiettavano nello spazio da trasformare. La prima cosa chiara e' stata che lo show-room avrebbe dovuto rappresentare la loro "forma" e che questa, disegnata da idee, suggestioni, punti di vista originali sulla realtà, avrebbe dovuto avere la possibilità di riconfigurarsi liberamente ridefinendo gli spazi dello showroom. Sarebbe dovuto diventare uno spazio multiporpouse e multitasking, versatile, duttile, che potesse ospitare diverse attività contemporaneamente come la  condivisione dei progetti con collaboratori, clienti, professionisti, la vendita, la sperimentazione, il convivio, lo scambio di idee, ma anche consentire al cliente una fruizione confortevole e stimolante che sarebbe diventata parte fondamentale dell'intera esperienza. Le sensazioni,  le suggestioni, fornite dall'ambiente sarebbero   diventate strumenti per la caratterizzazione del progetto di arredo. Il progetto doveva tener conto della necessità di rendere flessibile lo spazio a seconda delle diverse collaborazioni ma al contempo doveva esserci un "filo di Arianna" che legasse/slegasse le diverse aree, ed è per questo che si è sviluppato sul percorso longitudinale, il percorso ordinatore, al quale sono agganciate cellule aperte alle diverse funzioni che vi si possono sviluppare: progetto>>rapporto con il cliente>>vendita>>esposizione>>sperimentazione>>convivio. Lo studio dell'articolazione planimetrica si basa su una geometria interna elementare, pochi segni, volumi riconoscibili: il parallelepipedo vetrato, la casa/stube, il trapezio del bar, i cubi elementi luminosi, governano in modo fluido lo spazio interno generando degli ambiti compiuti superando la necessità di separazioni fisiche. La presenza del soppalco, che con il suo orientamento scardina la matrice di base, fornisce l’opportunità di un punto di vista elevato sulla scena sottostante. L'ingresso è una sorta di cannocchiale "inverso" una camera oscura che va restringendo lo spazio man mano che ci si addentra per poi dilatarlo improvvisamente. Il "viaggio" con casapercasa in questi anni ha prodotto occasioni progettuali diverse, confronti che si sono concretizzati in esperienze non comuni. L’ultima parte progettata interessa l’ex magazzino; uno spazio in cui il carattere produttivo dell'edificio era ancora più forte e quest’ anima, a nostro avviso,  doveva rimanere intatta, questi ambienti dovevano dare "continuità" e in qualche modo riattivare le esperienze, le conoscenze sedimentate nella sua storia. Questa la ragione alla base della scelta di contenere al massimo gli interventi sull’involucro edilizio limitandoci all’inserimento di elementi compiuti e riconoscibili. La realizzazione del progetto è, e resterà, in continuo divenire e questa sua dinamicità intrinseca fa parte delle "regole di base" che orientano le scelte progettuali. Questo progetto è il frutto di una sperimentazione che ha consentito di produrre qualcosa di diverso, offrendo ai fruitori molte possibilità  la più importante delle quali è la condivisione dei progetti e delle soluzioni in un ambiente che favorisce lo scambio di esperienze e la nascita di nuove idee ed opportunità: questo è lo show-room di casapercasa.

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